SABATO 22 NOVEMBRE - CAMBIO DI ROTTA: CORTEO NO CANAL

E’ passato un anno dai primi presidi e dai primi blocchi dei cantieri. Quello che sembrava impossibile, fermare la viadacqua, salvare i parchi, è diventato ora una speranza vera, grazie alla resistenza della lotta NoCanal, prima ancora che per le inchieste e le esondazioni di Seveso, Lambro e Olona. E’ grazie alla lotta NoCanal se oggi sembra possibile un #cambiodirotta.

Sabato 22.11 ore 15.00 il corteo NO VIA D'ACQUA vuole dare la spallata finale e rivendicare il senso di una lotta: fermare la via d'acqua oggi e deviare i 45 milioni di euro che si butterebbero per un opera inutile e costosa per emergenza #Lambro #Seveso e #Olona.
Un #cambiodirotta è cosa intelligente, che faranno Expo 2015 e Comune di Milano ?
La mobilitazione dei Cittadini in difesa dei parchi del Nord Ovest di Milano è riuscita fino ad ora a frenare un’ opera insensata e devastante, i cui costi enormi hanno saputo solo richiamare l'attenzione di società corrotte e corruttori. Ma fino a ieri c’era una persistente testardaggine da parte di Expo e degli amministratori regionali e comunali a sostegno di un'opera ormai soggetta a continue modifiche che hanno il solo "pregio" di aumentare ulteriormente la spesa di soldi pubblici: i disastri si possono già vedere nel tratto attorno al Cimitero Maggiore dove abbiamo denunciato i disastri ambientali e il grande numero di alberi abbattuti per far posto a un canale di cemento senza che nessuna autorità comunale si sia degnata di pronunciare una parola. Ma si sa, gli alberi delle periferie non sono importanti come la magnolia di Largo Cairoli.
Per non parlare degli scempi avvenuti nel Parco delle Groane, nel tratto nord della via d’acqua. Se qualcuno avesse dubbi, durante la Conferenza dei Servizi del 13 novembre si è confermata l’intenzione di voler proseguire i lavori nei parchi anche durante e perfino dopo Expo. Nonostante il canale sarà interrato al Parco Pertini e al Parco Trenno, si preannunciano cantieri e tombinature invasive, che comporteranno inevitabili tagli di alberi. Nel Parco delle Cave il canale di scolo mostrerà invece tutto il suo cemento. I costi dell’opera andranno alle stelle, e a pagare saranno sempre e soltanto i Cittadini. Non sono motivi sufficienti per un #cambiodirotta?
E ancora, molto grave è l'indifferenza rispetto alla salute: si sta scavando in prossimità di aree altamente inquinate senza che si siano fatte le dovute analisi dei terreni. Sarebbe in ogni caso impensabile che una società come Expo che sotterra pneumatici nel terreno dove vi sarà il sito espositivo presti attenzione all’ambiente.
PER NOI TUTTO QUESTO NON HA ALCUN SENSO LOGICO
Per il diritto alla salute, per la difesa dei Parchi Pubblici, per evitare lo spreco di soldi pubblici a favore di altre opere necessarie (esempio: i lavori per la scuola di Via Viscontini a Trenno avrebbero dovuto avere inizio prima di Expo, invece l’ Assessore Rozza ha dichiarato in Consiglio di Zona 8 che non se ne parla - E per il Seveso, forse servirebbero dei soldi? - E per le case popolari, non servirebbero fondi?) riprendiamo con decisione le mobilitazioni per il BLOCCO DEFINITIVO DELLA VIA D'ACQUA, CHE DOVRÀ ASSOLUTAMENTE TERMINARE CON IL CANTIERE DI VIA APPENNINI/MUTTONI, DOVE VI È LA POSSIBILITÀ DI SCARICARE L'ACQUA DI EXPO NELL'OLONA SENZA FARE ULTERIORI DANNI.
LO DIREMO TUTTI INSIEME CON UN CORTEO CITTADINO LUNGO LE VIE DEL GALLARATESE
SABATO 22 NOVEMBRE ORE 15.00 CONCENTRAMENTO PARCO PERTINI (MM Bonola, BUS 80)
Info.nocanal@autistici.org noviadacqua@gmail.com