CHI SIAMO

04-10-2014

S.O.Y. Mendel – Sono Mendel – Spazio Occupato Indipendente Mendel

Il nome è collettivo come lo spazio.
Mendel era un partigiano Milanese. In sua memoria nella terza Brigata Garibaldi era stato fondato il Battaglione Mendel, operativo a Baggio.
Prendere il nome di un battaglione partigiano e di un partigiano è una responsabilità enorme, ma è sopratutto un atto simbolico. Nel rispetto e nella tradizione della lotta di liberazione nasciamo e ci rispecchiamo.
“Mendel” definisce chiaramente la nostra matrice culturale che nasce totalmente nell’antifascismo.
Non solo quello di ieri ma anche quello odierno, presente nella nostra società e nei singoli quartieri in maniera massiccia e purtroppo sempre più evidente, legittimato dalla politica e dalle istituzioni che regala spazi popolari, per sedi e comizi, dove portare avanti le loro ideologie xenofobe e razziste.
Soy Mendel rivendica valori fondamentali come la multiculturalità, l’antirazzismo, l’antisessismo, la difesa del territorio dalla speculazione e dalla cementificazione scriteriata dei nostri quartieri, che praticano la democrazia dal basso.
Usiamo “SOY – sono” al posto di “siamo” perché vogliamo ribaltare il concetto di io. L’individualismo non ci appartiene. Ci diamo un nome collettivo perchè solo nelle collettività, nel noi, nel gruppo, e nei tanti si può costruire una reale alternativa a tutto quello che ci opprime ogni giorno. Sono Mendel, è come dire Sono un battaglione, Sono un tanti, essenzialmente, Siamo!
Rivendichiamo il fatto di essere uno spazio completamente autogestito e autofinanziato, dove ogni cosa passa da un collettivo politico e gestionale aperto a tutti e dove chiunque ha potere di parola e decisionale.
Autogestione è pratica di democrazia reale, dal basso, per tutti, forse per questo fa paura e viene combattuta.
Spazio Occupato Indipendente MENDEL è la volontà di riportare in vita uno spazio abbandonato della periferia Milanese.
Viviamo il vuoto di politiche reali per la creazione e costruzione di spazi popolari di socialità, di aggregazione, di produzione culturale e artistica sganciati dalle regole del commercio, autogestioni, per questo liberi da vincoli istituzionali.
I bandi, tanto sbandierati dalla giunta arancione, hanno dimostrato di non essere la soluzione.
Le periferie sono luoghi abbandonati, perché non sono interessanti, né per visibilità né per interessi economici, quindi politici.
Rispondiamo così con l’occupazione.
L’occupazione è un potente strumento di rivendicazione.
L’occupazione è pratica reale di riappropriazione del territorio.Oggi ci riappropiamo di una piccola parte di quello di cui abbiamo bisogno e ci viene sottratto ogni giorno.
Il vento non è cambiato in questa città, e siamo convinti che non cambierà con nessuna opzione elettorale, né qui né altrove.
Vogliamo che lo spazio diventi esperienza collettiva per tutto il quartiere, vivendo il territorio con i nostri vicini e portando avanti con loro le lotte che riguardano Baggio, la metropoli milanese e l’intero pianeta in generale, ridando vita al motto spesso dimenticato “Pensare globale, agire locale”.
Baggio per noi non è un approdo casuale. Non è nemmeno un approdo. Viviamo Baggio e le sue contraddizioni e vogliamo così costruire un alternativa, uno spazio capace di colmare i vuoti che la “politica” crea assecondando il capitale neoliberista e non il bene delle persone.
Vogliamo colmare alcuni buchi sociali evitando che siano altri a farlo, come i movimenti di estrema desta, mascherati da associazioni di vario genere, che tramite finte iniziative benefiche, giocano con i problemi delle persone, soprattutto nelle periferie per fare proselitismo.
SOY MENDEL come tante e tanti nel mondo lotta per l’umanità e contro il neoliberismo.
S.O.Y. MENDEL è in via Cancano al 5.